La struttura delle schede OA-D-S, livello di Precatalogo della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Siena e Grosseto, è stato riportato tenendo presenti le seguenti linee guida.
Struttura dell’inventario
Descrizione Soggetto
Si tratta di descrizioni suddivise tra SGTI (identificazione del soggetto) e DESS (indicazioni sul soggetto)
Altezza e larghezza dell'immagine
Sono inserite le misure del supporto primario con le dimensioni in millimetri
Definizione oggetto
Indica la tipologia dell'oggetto catalogato
Tecnica e materia
Si tratta di indicazioni riguardanti il procedimento utilizzato per la realizzazione dell'opera
Stato di conservazione
Indica la qualificazione sullo stato di leggibilità e integrità dell’opera attraverso quattro livelli di giudizio: buono, discreto, mediocre, cattivo
Autore opera d'arte
Autore dell'opera
Cronologia
Il campo prevede una indicazione cronologica generica riferita al quarto di secolo e una più specifica riguardante la datazione esatta nella forma “anno, mese, giorno”, completata secondo la disponibilità delle informazioni
Iscrizioni e stemmi
Descrizione nel dettaglio di scritte e stemmi che fanno parte dell'opera
Osservazioni
Campo ad inserimento libero, utilizzato per le annotazioni di vario tipo
In alcuni casi sono state effettuate alcune modifiche:
- l’aggiunta di un titolo generico, nel campo SGTT Titolo soggetto, al fine di una comprensione più immediata, nei rari casi mancanti, come quello di più schede legate ad un’unica opera d’arte;
- l’eliminazione di poche parole di descrizione riguardanti oggetti lignei, per mancanza di disponibilità caratteri del campo DESO;
- l’eliminazione del campo MIST Validità misure presente con la parola “ca.” per le misure in mm di alcune opere d’arte;
- l’eliminazione del campo STCS Indicazioni specifiche sullo stato di conservazione per l’unica scheda 590, con la parola “macchie”, e avente uno stato di conservazione espresso come “mediocre”.
Il fondo fotografico è composto, oltre che da fotografie, da un corredo di materiali documentari, raccolti e selezionati dal collezionista. La collezione è raccolta in 135 serie che rappresentano la suddivisione avvenuta per nuclei tematici, per provenienza, per caratteristiche tecniche e storiche. L e unità, eterogenee per quantità e qualità, sono composte da fototipi (negativi, positivi o diapositive).
Le schede madri sono redatte con il numero progressivo di serie da 1 a 135, la cronologia generale, gli autori delle fotografie, i soggetti principali raffigurati, i numeri d’inventario, le quantità e le misure dei fototipi, la descrizione dei contenuti, annotando le eventuali sottoserie e la descrizione fisica degli album, quando presenti.
Il fondo è composto da 11.386 opere fotografiche (comprese anche opere grafiche su carta), tecniche e materiali sono vari e rappresentano in modo quasi completo la storia della tecnica fotografica, nella maggior parte realizzate in bianco e nero, ma si trovano anche esemplari colorati a mano e materiali moderni a colori.
Struttura dell’inventario
Numero Inventario
CM-001-00001-POS:
- CM: sigla identificativa per Collezione Malandrini, uguale per tutte le immagini;
- 001: 3 cifre numeriche indicanti la serie di appartenenza del fototipo da 001 a 135, l’ultima serie contiene solo documenti cartacei;
- 00001: 5 cifre numeriche che indicano il numero d’inventario progressivo del singolo fototipo, da 00001 a 11386;
- POS: 3 lettere che rimandano alla tipologia dell’oggetto per identificare immediatamente i positivi POS, i negativi NEG, le diapositive DIA.
Descrizione Soggetto
Si tratta di alcune righe di descrizione a testo libero riguardanti il contenuto dell’immagine e il suo contesto
Altezza e larghezza dell'immagine
Sono inserite le misure del supporto primario con le dimensioni in millimetri
Definizione oggetto
Indica la tipologia dell'oggetto catalogato: positivo, negativo, diapositiva, corrispondenti ai tre suffissi POS, NEG, DIA del numero di inventario; nel caso dei negativi esiste un file positivo creato virtualmente dagli originali per facilitare la lettura (avente la sigla PVR, che sta per positivo virtuale)
Indicazione colore
BN (per immagini in bianco e nero), C (per immagini a colori), CM (per immagini colorate a mano), V (con eventuali specifiche quando l’immagine è colorata con tecniche miste o particolari)
Tecnica e materia
Si tratta di indicazioni riguardanti il procedimento utilizzato per la realizzazione della fotografia e dopo lo “/” la materia del supporto primario (cioè dello strato fotosensibile dell’immagine), es. albumina/ carta; gelatina ai sali d’argento/ vetro; sono indicate anche le informazioni riguardanti le tecniche delle stampe fotomeccaniche e opere grafiche
Stato di conservazione
Indica la qualificazione sullo stato di leggibilità e integrità dell’opera attraverso quattro livelli di giudizio: buono, discreto, mediocre, cattivo
Fondo
Si tratta della denominazione del fondo a cui appartiene l’immagine: “Collezione Malandrini di Fotografia Senese”
Serie e sottoserie
La serie è rappresentata da 3 cifre numeriche nell'intervallo da 001 a 135, mentre la sottoserie è indicata con lettere minuscole dell’alfabeto (a, b, c, d, …)
Collocazione
In questo campo si indica il numero della scatola di conservazione in cui le opere sono state archiviate (la collezione è raccolta in 117 scatole di vario formato)
Autore fotografia
Qui è indicato il fotografo o lo studio responsabile dell’esecuzione della fotografia; dove non è stato individuato è segnalato come Autore non identificato; nei casi in cui l’opera fotografica è stata a sua volta fotografata, sono presenti entrambi gli autori, in posizione di rilievo l’autore dell’oggetto catalogato e tra parentesi quadre quello dell’oggetto fotografico rappresentato
Cronologia
Il campo prevede una indicazione cronologica generica riferita al quarto di secolo e una più specifica riguardante la datazione esatta nella forma “anno, mese, giorno”, completata secondo la disponibilità delle informazioni; nel caso di opera fotografica a sua volta fotografata appare la data di ripresa dell’oggetto catalogato seguita, tra parentesi quadre, da quella dell’oggetto fotografico soggetto dell’immagine
Localizzazione
Segnala i dati geografico amministrativi che localizzano il soggetto catalogato in riferimento al momento di ripresa: provincia, comune, città, denominazione viabilistica (eccetto per le immagini di documentazione artistica e quei ritratti in cui non siano identificabili tali informazioni)
Denominazione architettonica
Individua la denominazione esatta dell’edificio
Tipologia iconografica
Indica la tipologia di ripresa del soggetto rappresentato secondo categorie stabilite, ad esempio: Composizione, Documentazione artistica, Fotografia professionale/ amatoriale
Temi
Si tratta di aree tematiche riferite al soggetto principale dell’immagine con la funzione di parole chiave, suddivise in aree generali e sotto categorie
Identificazione timbro
Indica il codice numerico di inventario di timbri o marchi apposti sul fototipo e la trascrizione corrispondente degli stessi con le specifiche tecniche; sono presenti nella collezione con un numero progressivo da 1 a 280
Osservazioni
Campo ad inserimento libero, utilizzato per le annotazioni di vario tipo riguardanti dati tecnici, il soggetto raffigurato o il suo contesto, riferimenti bibliografici o note sugli autori, da integrare secondo necessità in fase di catalogazione