CM-086-06489-POS

Alinari (Alinari)

Siena, veduta di palazzo Pubblico

Immagini Associate

CM-TIMBRO-031.JPG

Codice

CM-086-06489-POS

Descrizione Soggetto

Veduta del palazzo Pubblico e della torre del Mangia con la decorazione del 1776, smontata nei primi anni del novecento. È presente lo stemma del Granducato di Toscana sulla facciata di palazzo Pubblico.

Definizione Oggetto

Positivo

Cronologia

1839-1850, 1848 post, 1851-1875, 1860 ante,

Localizzazione

Campo, Piazza del ; SI ; Siena ; Siena città ;

Indicazione Colore

BN

Tipologia Iconografica

Documentazione artistica, Fotografia professionale, Veduta esterno,

Temi

Architettura, Edificio monumentale, Edificio pubblico,

Identificazione Timbro

31 Timbro a secco, lineare: Alinari

Iscrizioni e Stemmi

Sul supporto secondario: recto: Siena Palazzo della Signoria;verso: 3556 [iscrizione manoscritta a matita].

Autore della Fotografia

Alinari (Alinari)

Altezza

259

Larghezza

334

Tecnica e Materia

Albumina/ carta (?)

Stato di conservazione

Mediocre

Fondo

Collezione Malandrini di Fotografia Senese

Serie e Sottoserie

086

Collocazione

Scatola 63

Osservazioni

La decorazione pittorica attorno all'orologio della Torre del Mangia realizzata dal pittore romano Luigi Boschi nel 1848, fu rimossa probabilmente negli anni tra il 1854 e il 1860 (cfr. BCS, ms. P II 26 dove si legge: 'A' nostri tempi a circa il 1860[cancellato] 1854 furono scalcinate le brutte pitture fatte da Luigi Boschi (...) attorno alla mostra dell'orologio'). Il 1854 come data di rimozione dell'affresco non è coerente con la presenza dello stemma sabaudo sulla facciata di palazzo pubblico, apposto probabilmente dopo l'annessione del Granducato di Toscana al Regno d'Italia, avvenuta nel 1860. Datazione e soggetto attribuiti per confronto: L. Galli, 'Sottile più che snella: la Torre del Mangia del Palazzo Pubblico a Siena, Siena, Sillabe, 2005, p. 34 e n. 31. È presente lo stemma del Granducato di Toscana sulla facciata di palazzo Pubblico. Datazione attribuita per confronto: A.C. Quintavalle, "Gli Alinari", Firenze, 2003, p. 595.